Emergenze Climatiche ed i Futuri Scenari
Dopo la proiezione di BUGS a Sale san Giovanni, Cineperlaterra, i Comuni e le Pro loco di Sale San Giovanni e Camerana presentano:
– UTAMA – La terra dimenticata; Camerana, venerdì 30 giugno presso il salone Pro loco in località Villa.
Polveroso, arido, caldo, asciutto, giallo l’esteso paesaggio che circonda la solitudine dell’anziano pastore di lama che osserva il cielo nella speranza di una nuvola, ma solo intravedendo il volo minaccioso di negativi presagi del condor.
Questo il clima sull’altopiano andino dove non piove da una anno, dove tutto si è asciugato e dove , con angoscia, agli abitanti dei villaggi, si pone il triste e lacerante dilemma: resistere nell’attesa delle piogge o seguire le orme di altri Quechua e lasciare la loro casa per la città?
– Le stagioni delle piogge si stanno accorciando, la siccità sta durando sempre di più, i ghiacciai si stanno sciogliendo e l’acqua scarseggia, le notti si fanno più fredde e le giornate più calde. È uno dei territori più esposti e vulnerabili ai cambiamenti climatici sulla Terra. Il territorio già ostile sta diventando sempre più inospitale, costringendo le popolazioni autoctone a migrare verso città dove non sanno vivere e dove si parla una lingua che non è la loro. Hanno pochissime opportunità in questo nuovo ambiente, in particolare le persone più anziane. Pertanto molti di loro sono riluttanti a unirsi all’enorme migrazione che negli ultimi anni ha prodotto l’abbandono delle campagne boliviane sempre più disabitate.
– Il film – Bolivia/Uruguay/Francia, 2022, 87 min – diretto dal giovane regista esordiente boliviano Alejandro Loayza Grisi, è ambientato in uno dei territori più esposti e vulnerabili ai cambiamenti climatici sulla Terra e racconta il costo umano di questo cambiamento attraverso la storia dei suoi protagonisti, voci di una coscienza perduta e una saggezza che raramente viene ascoltata. “Gli ampi paesaggi, le riflessioni e i ritratti che mettono in risalto gli sguardi profondi dei personaggi sono i miei strumenti per raccontare una storia che interroga profondamente le questioni sociali, ambientali e umane in questi tempi di cambiamento” dichiara Loayza-Grisi tra i primi registi a portare sul grande schermo il fascino e la crudezza di una terra poco rappresentata, quasi dimenticata.
– I personaggi di Virginio e Sisa (attori non professionisti e uniti anche nella vita privata), con tutta la saggezza maturata negli anni, rappresentano una cultura che ha visto le sue giovani generazioni perdere la lingua e il loro sapere mentre si integravano con un mondo sempre più globalizzato. La cultura Quechua (*), e le sue opinioni su morte, vita e natura, sono qualcosa di molto noto a La Paz, ma che sta scomparendo. Utama, che significa “la nostra casa”, è anche una storia d’amore (e di differenze di genere). L’intimità del rapporto tra Virginio e Sisa si percepisce attraverso i piccoli gesti e i silenzi che dominano la quotidianità, silenzi che contraddistinguono le relazioni decennali come la loro. “Indipendentemente dalle differenze culturali tra questi personaggi e il pubblico, volevo mostrare il loro amore come una forza universale” afferma il regista.
Il film è stato vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance 2022 ed è stato scelto dalla Bolivia per rappresentarla agli Oscar 2023.
(*) stride in questo contesto che questo sia anche il nome di una linea di abbigliamento e attrezzatura sportiva.
scheda liberamente tratta da
https://www.cineblog.it/post/utama-trailer-anticipazioni-film-sundance
Nota
– I Quechua provengono probabilmente da una piccola regione nell’altipiano andino nel Perù meridionale. Hanno costituito il gruppo etnico più importante dell’impero Inca tanto che la loro lingua si è imposta come lingua ufficiale dell’impero. Le popolazioni Quechua abitano una zona delle Ande centrali che occupa diversi stati sudamericani come Perù, Bolivia, Argentina ed Ecuador. https://it.wikipedia.org/wiki/Quechua