IL PROGETTO
“Cine per la Terra” è una rassegna ambiziosa, leggera ed importante, che contiene i semi del cambiamento – sociale, demografico, agricolo – che molti auspicano – e che alcuni stanno iniziando a perseguire.
“Cine per la terra” viaggia lungo una linea di confine. Confine orografico, geografico, linguistico e culturale. Anche per questo, forse, esprime quelle contaminazioni e quell’irrequieta vitalità che talvolta paiono impossibili da realizzarsi nei luoghi statici, nel fondovalle, nelle città. La linea di confine è ricercata anche dal punto di vista cinematografico: i titoli selezionati propongono linguaggi cinematografici diversi, sicuramente “altri” rispetto al cinema “mainstream” che siamo abituati a vedere nelle grandi sale, e che a sua volta può essere paragonato a… un metodo di coltivazione intensivo, che uccide e distrugge le altre possibilità di narrazione.
I proponenti della rassegna sono i Comuni di Millesimo, Cengio, Roccavignale, Castelnuovo di Ceva, Montezemolo, Priero, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Camerana, Paroldo, Mombarcaro, Torresina, Murazzano, Belvedere Langhe, Dogliani.
Seguendo una carovana di concerti realizzata nel 2015, nel 2017, con la prima edizione di Cine per la terra, si è proposta una riflessione sulle emergenze ambientali/climatiche. Nel 2018 la rassegna esplora le relazioni sociali che animano le comunità, quelle piccole ed in ambienti agricoli.
LE INIZIATIVE
L’iniziativa prevista pone l’accento sul territorio e sull’importanza di un lavoro comune come necessario per ottenere risultati apprezzabili di ripresa economica e demografica. Le storie proposte attraverso i film debbono e possono contribuire a costruire e rafforzare la convinzione che vi siano delle risorse che sono oggi poco valorizzate e che possono essere importanti generatrici di nuovo sviluppo.
La varietà del paesaggio, che l’abbandono demografico degli ultimi decenni ha conservato nella sua dimensione di genuinità e di ricchezza delle biodiversità, è oggi la risorsa principale che, unita ai prodotti agricoli di qualità, può generare prospettive occupazionali positive nel settore della produzione, della trasformazione, dell’accoglienza, dell’outdoor. È un obiettivo possibile che va perseguito creando prima di tutto consapevolezza e poi operatività di rete superando le logiche particolari che, se virtuose nel breve periodo, non possono avere la forza necessaria per sostenere la capacità relazionale richiesta dal mondo globalizzato.
Al caldo, insieme, per una sera non sul divano davanti alla televisione, ma nella sede sociale del Comune o della Pro loco per vedere un film “impegnato”: è un invito decisamente inusuale, ma è stato apprezzato dalle cinquanta persone che in media hanno garantito la loro presenza nel 2017 e che si pensa, proprio in forza del lusinghiero risultato ottenuto, possano aumentare in quella del 2018 … del 2019 e del 2020.
L’edizione di quest’anno presenta la novità della proiezione finale a Finale Ligure presso i Chiostri di santa Caterina; essa sarà anticipata da una tavola rotonda su temi storici (la viabilità storica tra la langa ed il mare), paesaggistici ed enogastronomici.
Nell’edizione 2019 è stato inaugurato un concorso di corti, “Il Borgo Immaginato”, che, nell’edizione 2020 assume alcuni caratteri originali con il nome “Il Territorio Immaginato”.
L'ASSOCIAZIONE
A luglio 2018 si è costituita, per meglio coordinare la rassegna e per promuovere iniziative collaterali, l’associazione STRADA 661 – LA PEDAGGERA.
La rassegna, nella fase di avvio coordinata dal Comitato Valorizzazione Castelnuovo e dall’Associazione Geronimo Carbonò, si è, quindi, dotata di uno specifico soggetto organizzativo.
Il comitato direttivo della associazione è composto da: Enrico Barbieri, Sandro Bozzolo, Barbara Sala, Massimo Scarzella, Mauro Spotorno.