Cine per la Terra 2025 – Sotto la superficie
Conferenza scenica di Stefano Liberti
L’autore incontrerà il pubblico e racconterà il suo ultimo libro: “Tropico Mediterraneo” – Laterza, 2024.


Venerdì 28 marzo alle ore 20.30 presso il Museo della Ceramica di Mondovì in piazza Maggiore, n.1 – ingresso libero.

Proseguono gli appuntamenti della rassegna Cine per la Terra che, grazie alla collaborazione con le associazioni attive nei comuni che ospitano le serate, si arricchiscono di esperienze, voci e opportunità anche in un’area che va oltre la “Strada 661-La Pedaggera”.
La prossima serata è prevista a Mondovì, in collaborazione con l’associazione culturale “Gli Spigolatori”, da anni attiva nel monregalese con iniziative di interesse culturale che spaziano anche su tematiche scientifiche e ambientali.
Per l’occasione è stato invitato, nelle sale del Museo della Ceramica, Stefano Liberti, giornalista e filmmaker, già ospite di Cine per la Terra negli scorsi anni per il suo lavoro di documentazione sulle filiere agroalimentari. A Mondovì approfondirà i temi del suo ultimo libro “Tropico Mediterraneo”.
Nel Mediterraneo si intrecciano molti nodi problematici della contemporaneità: il proliferare dell’inquinamento e della plastica, l’eccesso di pesca, l’estrazione di idrocarburi, il commercio internazionale, l’alterazione degli ecosistemi marini e l’invasione di nuove specie. Una condizione di sofferenza, in rapido mutamento, che trasforma il mare nostrum -da sempre strategico- in un “hotspot climatico” ovvero un luogo in cui i cambiamenti legati alla crisi climatica stanno avvenendo in modo repentino ed evidente, facendo presagire i futuri impatti.
Le conseguenze di quello che sta avvenendo, risiedono nell’alterazione di un intero ecosistema; parallelamente al collasso biologico quello a cui si assiste è anche la perdita di coesione di società e di economie che da esso dipendono. Liberti ci guiderà in un viaggio da Linosa a Cipro, da Tunisi alle Kerkennah, da Mazara a Samos fino alla Laguna Veneta grazie alle testimonianze di pescatori, attivisti e ricercatori raccolte nella sua ricerca.
Riprendendo il titolo della rassegna, sotto la superficie, immaginiamo di considerare questa volta la superficie del mare: la nostra conoscenza di questo ambiente, e la responsabilità verso di esso, non possono essere parziali. È uno specchio d’acqua da cui dipende la sopravvivenza di molte comunità, è lo specchio delle nostre attività e azioni sul pianeta.

 

 

Per ulteriori informazioni: www.cineperlaterra.it – cineperlaterra@gmail.com

Ingresso libero